venerdì 11 ottobre 2013

Antistaminici naturali

Se passeggiando lungo le vie di un’antica città del mediterraneo ti è capitato di scorgere un cespuglio che, con i suoi rami, ricade giù lungo le mura antiche, sappi che quella pianta è la Capparis spinosa L., meglio nota come cappero ed ora apprezzata in fitoterapia come nuovo antistaminico vegetale.
Il cappero, i cui boccioli sono noti per lo più per il suo utilizzo in cucina, si presenta come un arbusto prostrato-ricadente che cresce spontaneamente su rupi, falesie e mura. È una pianta che vive bene in condizioni estreme, con scarsità d’acqua, forte vento, salinità elevata e forte insolazione, insomma condizioni tipiche del nostro clima mediterraneo, quelle che a molti di noi, invece, piacciono davvero poco!
La tradizione ha conferito alla pianta importanti proprietà diuretiche e protettrici dei vasi sanguigni; inoltre, ultime ricerche attribuiscono ai boccioli fiorali proprietà antiallergiche, antinfiammatorie e detossificanti epatiche.
I principi attivi responsabili dell’azione antistaminica sono flavonoidi, le cui caratteristiche chimiche ne facilitano l’ingresso nelle membrane cellulari, permettendogli di svolgere molto bene le loro funzioni. Se non hai la minima idea di cosa siano i flavonoidi sappi che queste molecole importantissime nel regno vegetale, sono un gruppo molto ampio di composti chimici utili nella protezione della pianta dalle radiazioni solari e che conferiscono il colore a fiori e frutta, inoltre, per quanto ci riguarda, danno il colore e sapore a molti cibi, spingendoci a gustarne l’uno o l’altro.
In particolare le proprietà antistaminiche del cappero sono state apprezzate in studi condotti su dermatiti e affezioni cutanee. Ricercatori dell’Università di Catania hanno valutato l’effetto di un integratore alimentare a base di cappero, già presente sul mercato, su persone in cui era stata indotta una reazione allergica a livello cutaneo da istamina e allergeni quali polline e sostanze alimentari. Gli effetti del cappero sono stati confrontati con un antistaminico di sintesi. Entrambi hanno mostrato capacità equivalenti nella riduzione dell’infiammazione indotta da sostanze allergizzanti e dall’istamina. Inoltre, il preparato vegetale ha dimostrato di avere capacità maggiori dell’antistaminico di sintesi nel ridurre la sintomatologia cutanea indotta da allergeni del latte vaccino e delle arachidi.
A quanto pare, tutte le piante, anche quelle più semplici e imprevedibili sembrano avere delle straordinarie proprietà e capacità che non solo consentono loro di sopravvivere in condizioni estreme ma che aiutano noi, di riflesso, ad affrontare i nostri acciacchi! Se le allergie e infiammazioni che esplodono sulla cute sono per te un cruccio, sappi che ora accanto a piante come la nigella o il ribes o la liquirizia, già note per le loro proprietà antinfiammatorie e nel primo caso anche antistaminiche, c’è un altro aiuto che magari puoi già trovare poco fuori dalla porta di casa!